lunedì 15 giugno 2015

千葉和雄 Kazuo Chiba: il rigore della pratica

"Mantenete il shoshin. Shoshin è la mente di un principiante. Shoshin è, se si potesse dire, una mente pura mind, senza preconcetti. Ogni qual volta calcate il tatami, non per forza solo sul tatami... ma dico il tatami perché esso è il luogo nel quale il nostro allenamento si esprime meglio... Dovete chiarificare le vostre motivazioni personali,  fin dall'inizio". [Kazuo Chiba]

Esattamente 10 giorni fa, la comunità Aikidoistica internazionale è stata scossa da un ennesimo lutto illustre: è mancato Kazuo Chiba Sensei, uno dei pochi allievi diretti del Fondatore attivo fino qualche anno fa.

Aikime vuole ricordare quest'oggi questa importante figura, attraverso la sua storia personale e le caratteristiche che hanno reso unica la sua pratica dell'Aikido.



Kazuo Chiba nacque il 5 febbraio 1940 nei pressi di Tokyo.
All'età di 14 anni iniziò uno studio serio del Judo, presso l'International Judo Academy, e a 16 anni si dedicò anche allo studio del Karate Shotokan.

Nel 1958 decise di dedicarsi solamente all'apprendimento dell'Aikido, frequentando l'Honbu Dojo di Tokyo in qualità di uchi deshi.
Malgrado al tempo non fossero accettati studenti a tempo pieno, sembra che Chiba venne accettato dall'Aikikai in tale ruolo, dopo una notevole insistenza.

La maggioranza degli allenamenti all'Honbu Dojo a quel tempo veniva condotta da Kisshomaru Ueshiba, figlio del Fondatore dell'Aikido; Morihei era frequentemente assente dal Dojo, impegnato in conferenze sull'Aikido e l'Oomoto-Kyo, mentre Chiba era uchi deshi.

In ogni caso, per molti dei suoi 7 anni di pratica come studente interno, egli viaggiò intensamente con Morihei Ueshiba, come suo assistente personale, durante le sue visite mirate ad espandere la conoscenza dell'Aikido.

Nel 1960, Chiba ricevette il 3 dan e venne assegnato alla città di Nagoya, al fine di consolidare una delle prime sedi distaccate dell'Aikikai, nella quale egli lavorò come istruttore full-time.

Nel 1962, egli iniziò anche ad insegnare all'Honbu Dojo di Tokyo, e completando il suo percorso di uchi deshi venne promosso al 5 dan.

Nel 1966, egli fu assegnato in Gran Bretagna, a formare una organizzazione nazionale Aikikai, l'Aikikai of Great Britain.

Nei successivi 10 anni, Chiba si impegnò a promuovere l'Aikido nel Regno Unito, ma anche  in Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Marocco, nei Paesi Bassi, Spagna, Svizzera... ed anche nel nostro Paese.

Nel 1970 fu promosso a 6 dan e gli fu conferito il titolo di "Shihan".

Nel 1975, Chiba ritornò in Giappone, per ricoprire la carica di Segretario del Dipartimento Internazionale all'Aikikai Honbu Dojo.
In concomitanza ai suoi compiti verso l'Aikikai e dopo essere ritornato in Giappone, egli iniziò anche un serio studio dello Iaido Musō Shinden Ryū, sotto la supervisione di Takeshi Mitsuzuka.

Nel 1981, Chiba Sensei si trasferì in California, a San Diego, su invito dello United States Aikido Federation, e contribuì alla formazione del San Diego Aikikai.




Sotto la sua direzione, il San Diego Aikikai funzionò da quartier generale delle regioni dell'ovest dello United States Aikido Federation (che più tardi venne nominato "Birankai North America"),  una organizzazione direttamente affiliata all'Aikikai Honbu Dojo di Tokyo.

Per i successivi 27 anni, Chiba Sensei continuò a lavorare diligentemente per promuovere l'Aikido in tutto il mondo, insegnando in numerosissimi seminari e creando un metodo di studio molto rigoroso per i suoi studenti.

Nel 2008, dopo 50 anni di Aikido, si ritirò dall'insegnamento attivo.

Nell'intento di riunire tutti i suoi studenti sparsi nel globo, Chiba Sensei fondò nel gennaio del 2000 il Birankai International: questa organizzazione ombrello internazionale include organizzazioni nazionali nel Regno Unito, Francia, Austria, Grecia, Polonia, Canada, USA ed altre nazioni del mondo.

Potrete leggere QUI l'articolo dal quale abbiamo tradotto questa rapida biografia.

Non abbiamo avuto modo di conoscere direttamente questo Maestro, ma abbiamo intervistato coloro che ne hanno avuto la fortuna: la sua pratica - come è evidente anche in numerosi video - era particolarmente vigorosa, rigorosa e marziale.

In molti ci hanno confessato che non è stato sempre un piacere capitargli "sotto le grinfie", poiché il suo Aikido non poteva per nulla essere definito "morbido".

Altrettanto vero però che egli sembra essersi distinto in un'analoga disciplina ed onesta nelle relazioni con gli altri: una persona che non regalava nulla, ma dava se stesso al meglio delle sue possibilità.
In questo non possiamo che intravvedere coerenza e plauso, anche se non ci è sembrato forse essere l'Insegnante che tecnicamente si confacesse più a nostri gusti.

Ma, si sa... i gusti sono gusti, mentre i meriti di chi ha lavorato un'intera vita per diffondere l'Aikido in mezzo mondo... quelli restano indelebili, a testimonianza del suo importante operato!

Una persone rude, forse spigolosa, ma onesta e coerente... di certo non ha potuto che giovare alla diffusione di alcuni importanti principi della nostra disciplina.




Questi personaggi storici, ai quali molti praticanti e maestri si sono a lungo ispirati, stanno via via però venendo meno... per logicissime questioni di età, tanto che ci immaginiamo i pochi allievi del Fondatore ancora in attività tenere le mani in luoghi inenarrabili, nel "toto-scommesse" di "chi sarà il prossimo"...

... forse potrebbe essere importante un cambiamento di paradigma di noi tutti, che prevede dall'appoggiarci a loro in modo indefinito ed infantile, al far sul serio tesoro dei loro insegnamenti e sancire così una emancipazione degli Aikidoka dalle generazioni passate...

... che può essere anche letto come il più bel GRAZIE al loro operato: un Maestro lavora per diventare inutile, non dimentichiamolo!





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